martedì 3 luglio 2012

La cucina dei Sopranos: miti e ricette italiane negli USA

Parlando di differenze e similitudini tra modi di dire inglesi ed italiani riguardanti il cibo (come abbiamo fatto nel post precedente, in attesa della seconda parte, come promesso..) viene spontaneo pensare all'immagine della cucina italiana, delle nostre tradizioni alimentari all'estero, e di come alcune siano mutate e persino "reinventate" nel corso degli anni.
Oggi vorrei approfittare della vostra pazienza per sfatare alcuni miti alimentari che riguardano il difficile rapporto tra la cucina Italiana e la sua recezione negli USA.
Molti di noi hanno sicuramente presente lo stereotipo "Italiota" del piatto tricolore per eccellenza in America, per averlo provato dal vivo,  oppure incrociato nelle nostre esperienze cinematografiche; mi riferisco al classico piatto di spaghetti con ragù e polpette!


Molti connazionali se lo vedono rifilare nei ristorantini di Little Italy a New York, ma anche sulle spiagge di Malibù, e sempre con l'allettante nome ben in vista: "The original Italian Pasta with meatballs".  Chiunque (in Italia ma anche negli USA) abbia un minimo di cultura gastronomica si chiederà da dove nasce questo "mito" italiano, visto che di un  piatto simile da noi non c'è assolutamente traccia!  

Le origini del mito - in questo caso - sono americanissime: sembra infatti che  il piatto fosse il frutto della creatività delle donne Italiane emigrate negli States agli inizi del ' 900; visto che i pomodori americani per preparare il classico sugo erano decisamente acquosi, le donne furono obbligate ad aggiungervi il concentrato, magari esagerando con le erbe aromatiche per insaporire la salsa ed arricchirlo con le polpette di quella carne che in America abbondava, mentre nell'Italia d'inizio secolo era un lusso per pochi ....
Ecco spiegato l'arcano!

Un altro mito tutto "made in USA" è legato alla "Pasta Alfredo" che viene spacciata in tutto il continente come  la tipica pasta che mangiano tutti gli  italiani! 


In questo caso però ci troviamo di fronte ad una sorta di "amplificazione" della tradizione, nel senso che le Fettuccine Alfredo (fettuccine al burro con panna e parmigiano) nascono veramente in Italia, e secondo la tradizione a Roma, all'interno del ristorante di Alfredo di Lelio, originariamente in via della Scrofa (ma oggi in Piazza augusto Imperatore), il quale nel 1914 le cucinava per la moglie incinta, e le serviva ai turisti in gran parte Americani, che se ne innamorarono e ne riportarono la ricetta negli States, dove divenne immediatamente un successo..

Un ultimo esempio di manipolazione della cultura alimentare italiana (ma ce ne sarebbero centinaia, qui ci limitiamo per mancanza di tempo...) è quello legato ad un "misunderstanding" linguistico a proposito di pizza: aldilà del fatto che ormai gli Americani sono convinti che la Pizza sia nata proprio a New York, grazie ai pizzaioli locali (e lasciamoglielo credere...) e che il top della tipica pizza italiana sia quella con l'ananas (sic!), il disguido nasce dalla parola pepperoni, laddove gli Americani intendono il salame piccante, mentre a noi la parola suona più simile alla verdura...



Il termine italiano peperone in inglese è infatti (sweet) pepper, ma con il tempo il peperoncino (chili pepper) ha contagiato i salumi e quindi oggi per gli amici Yankees la "pepperoni pizza" equivale alla nostra pizza alla diavola!

Questi sono solo alcuni esempi del difficile/affascinante rapporto tra cucina made in USA e cucina italiana, comunque possiamo essere sicuri di un fatto: che sia Little Italy o Portici, la tradizione italiana a tavola è sempre vincente, in un modo o nell'altro.



9 commenti:

  1. Però, essendo costretto dai bimbi a rivedermi i Robinson, devo dire che i Sopranos non mangiano poi così male nel panorama "a stelle e strisce"!

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  2. Bel blog complimenti! Sull'origine degli spaghetti & meatballs ho sentito anche altre storie....
    Saluti

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  3. Davvero interessante! La rivelazione della vera identità della "pepperoni pizza" a stelle e strisce potrà salvare da spiacevoli inconvenienti chi si dovesse arrischiare a ordinarne una, convinto di stare per assaporare il dolce ortaggio. Certo che 'st'àmmericani aòh! :D

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  4. @dioniso: grazie per la visita in primis! contavo su di te, amante delle tradizioni... :-) in effetti quella dell'origine meatballs e spaghetti è solo una delle ipotesi vagliate... ogni italo americano ha la sua versione... tu quale conosci?
    ciao germanico!
    @Yuky: grazie! attenta alla peppersoni pizza. è una delle trappole in cui molti italiani (magari vegeetariani che sperano in pizza piccante per verdure..) cadono !

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  5. Non ricordo più dove avevo sentito che si trattava di una questione pratica. Le mogli preparavano i pranzi da far porrtare ai mariti al lavoro e per comodità mettevano tutto in un contenitore, la pasta, il sugo e le polpette che avevano fatto cuocere nel sugo. Comunque già se vai nel lazio meridionale la pasta al forno prevede la presenza di polpettine. Credo anche in Campania.

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  6. LA STORIA DI ALFREDO DI LELIO E DELLE SUE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” NOTE IN TUTTO IL MONDO
    Siamo i nipoti di Alfredo Di Lelio, creatore delle “fettuccine all’Alfredo”. Vi raccontiamo la storia di nostro nonno.
    Alfredo Di Lelio aprì il ristorante “Alfredo” nel 1914 in un locale nel centro di Roma (Via della Scrofa), dopo aver lasciato il suo primo ristorante condotto con la madre Angelina a Piazza Rosa (piazza scomparsa nel 1910 a seguito della costruzione della Galleria Colonna/Sordi). In tale locale si diffuse la fama, prima a Roma e poi nel mondo, delle “fettuccine all’Alfredo”. Nel 1943, durante la guerra, Di Lelio cedette il ristorante a 2 suoi collaboratori.
    Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di riaprire con il figlio Armando (Alfredo II) il suo ristorante a Piazza Augusto Imperatore n.30 “Il Vero Alfredo”, che è gestito oggi dal nipote Alfredo (lo stesso nome del nonno), con l’aiuto di sua sorella Ines (lo stesso nome della nonna, moglie di Alfredo Di Lelio, cui furono dedicate le fettuccine).
    Il locale di Piazza Augusto Imperatore è, quindi, quello che segue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue note fettuccine (cfr. anche il sito di “Il Vero Alfredo” http://www.alfredo-roma.it/).
    Desideriamo precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma ed in Italia non appartengono alla nostra tradizione familiare.

    Cordiali saluti Alfredo e Ines Di Lelio

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    1. grazie signora Ines per la precisazione e per averci indicato il sito del locale originale, che - a questo punto - inseriremo anche nella descrizione come link nel post!
      cordiali saluti.

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  7. Bel blog, Fabio!!
    Mi ricordo ancora la prima volta che , nell'unico "autentico" (ha!) ristorante italiano di Ventura, J mi aveva chiesto se mi piaceva la pasta Alfredo, e io gli avevo risposto "Uh?"... Io pensa che ogni tanto ancora da vegan preparo il sugo con le veg-balls, soprattutto per i figli che amano mangiare i piatti unici...

    E che bello che c'e' stato l'intervento dei discendenti del vero Alfredo!! Ora avrò una bella storia da raccontare anche io!!

    Comunque... e un post sul cibo veg?? Just kidding...

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  8. @moky: grazie della visita first of all.... speravo in una testimonianza, da vera "CAVIA" dell'italianità in USA! per ciò che riguarda la VEG, potresti darmi un aiuto tu, no? mi suggerisci un paio di ricette Vegan (magari con pizza..) ed io ne faccio un bel post in cooperazione...!

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